Scuola dell'Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° Grado ad indirizzo Musicale

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Stamattina, giovedì 16 marzo, l'albero di Giovanni Falcone è stato donato all'I. C. "Deledda-Bosco" di Ginosa. Alcune gemme del famoso Ficus che cresce nei pressi della casa del giudice assassinato nel 1992 dalla mafia, infatti, sono state prelevate dai Carabinieri Forestali e duplicate nel moderno Centro Nazionale Carabinieri per la Biodiversità Forestale. È il quarto appuntamento del progetto “Il mese della legalità” dell’Istituto Comprensivo. Le classi terze della scuola secondaria di primo grado hanno ricevuto il Maresciallo Maurizio Ronco del Nucleo Carabinieri Tutela Biodiversità di Marina di Ginosa. L’istituto ha infatti aderito al progetto Nazionale di educazione ambientale “Un Albero per il Futuro”, promosso dal Ministero della Transizione Ecologica per avvicinare concretamente i giovani alle tematiche ambientali, conoscere i tesori naturali e contrastare il riscaldamento globale.

Piante forestali autoctone sono state piantate dall'appuntato scelto Roberto Benedetto per contribuire, con un piccolo gesto, ad attivare una rivoluzione verde che coinvolge tutti gli studenti nel prendersi cura dell’ambiente in cui viviamo.

 

Tra le specie vegetali consegnate c’è anche un albero divenuto simbolo della resistenza civile alle mafie: l’Albero del giudice Giovanni Falcone.

È dal 23 maggio 1992, infatti, che l’albero di ficus, che cresce davanti alla casa palermitana di Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, uccisi quel giorno dalla mafia insieme alla loro scorta, è meta di pellegrinaggio popolare; su quell’albero vengono affissi spontaneamente dei foglietti con messaggi, lettere, disegni, che inizialmente esprimevano sentimenti di dolore, di rabbia e disperazione, ma che poi, poco per volta, si sono trasformati in note di speranza e di manifestazione a voler continuare la lotta e i sogni del giudice Falcone. L’albero, che si erge alto con le foglie sempreverdi, è diventato un simbolo non solo per i palermitani che si impegnano nella lotta contro la mafia, ma per tutti coloro che, in Italia e nel mondo, a questa lotta si uniscono.  La pianta è diventata una sorta di monumento alla memoria dei magistrati e dei tutori della legge. 

PHOTO 2023 03 16 12 46 57La Dirigente Scolastica Vita Maria Surico, impossibilitata a partecipare alla manifestazione, ha fatto pervenire i suoi saluti e  i suoi ringraziamenti al Maresciallo, per mezzo delle professoresse Rossella Andreula e Fiorenza Calabrese, referenti del progetto, sottolineando come la presenza dell’albero di Falcone a scuola tramandi la memoria del sacrificio del giudice ucciso dalla mafia, sensibilizzando i ragazzi all’impegno sociale, al rispetto della legalità e alla protezione dell’ambiente.

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