Scuola dell'Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° Grado ad indirizzo Musicale

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Il 22 aprile 2023 si è svolta la cerimonia di svelamento della targa di intitolazione dell'Aula Magna dell'I.C. Deledda-Bosco di Ginosa. «Livatino è stato un uomo del nostro tempo e una figura esemplare. Quello che ha da dire è che non c'è niente di impegnativo, a partire dalla battaglia per la legalità, che non abbia un costo e questo costo va pagato fino in fondo, anche quando questo è un costo estremo. Lui aveva la piena consapevolezza di quello che sarebbe stato il suo destino in una terra difficilissima e in un momento in cui gli strumenti per contrastare la criminalità mafiosa erano notevolmente più ridotti rispetto a quelli di cui dispone adesso». Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, Alfredo Mantovano, partecipando a Ginosa alla cerimonia di svelamento della targa di intitolazione dell’aula magna dell’istituto Deledda-Bosco a Rosario Livatino, martire di giustizia.

Nonostante le difficoltà operative «Livatino - ha ribadito Mantovano - è riuscito a contrastare nel modo più efficace sia una presenza di Cosa Nostra nel territorio agrigentino sia la presenza, che iniziava in quegli anni, di una organizzazione mafiosa alternativa a Cosa nostra, la cosiddetta Stidda. Ma il richiamo sulle sue virtù non soltanto civili è stato prepotente quando negli ultimi anni la Chiesa ha riconosciuto a lui il titolo di Beato e, quindi, è un esempio non soltanto sul piano civile ma sul piano umano e anche sul piano religioso».
Alla cerimonia ha preso parte anche il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, che emozionato ha raccontato del suo primo incontro con Livatino: «La mia prima sede di servizio da magistrato è stata la Procura di Agrigento e la persona che mi ha accolto a luglio del 1988 in quell'ufficio era Rosario Livatino. Un collega di lavoro che peraltro mi ha insegnato il mestiere e che poi ha perso la vita in un modo barbaro e inaccettabile».
La Dirigente Scolastica, Vita Maria Surico, dopo aver ringraziato il dottor Mantovano per aver accolto l’invito a scoprire la targa di intitolazione dell’Aula Magna dell'Istituto comprensivo al Giudice Beato Rosario Livatino, ucciso dalla mafia il 21 Settembre del 1990, primo magistrato beato nella storia della Chiesa cattolica, ha spiegato che «Il collegio dei docenti e il consiglio d’istituto del nostro comprensivo hanno accolto con entusiasmo la proposta presentata all’inizio dell’anno scolastico dalle professoresse Rossella Andreula e Fiorenza Calabrese, referenti del progetto legalità.
La motivazione della scelta di dedicare la nostra Aula Magna al giudice Livatino si fonda sulla consapevolezza che egli, con il suo sacrificio, in nome della giustizia, e con coerenza piena tra fede cristiana e vita, è un esempio che deve ispirare i nostri ragazzi.
Ai giovani spetta, infatti, l’eredità morale che ha lasciato il giudice Livatino e per questo è importante che conoscano la sua storia in modo che possano trarne esempio e forza per costruire una società migliore».

 

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