La musica a scuola? Importante, fondamentale dicono i neuroscienziati. Perché ascoltare Beethoven, imparare a suonare uno strumento o a cantare una canzone hanno un’influenza importante sullo sviluppo sensitivo e cognitivo dei bambini e dei ragazzi.

Questo è alla base dell’esperienza che ormai da tantissimi anni facciamo vivere agli alunni dell’I.C. “Deledda- S.G. Bosco”. Infatti la stragrande maggioranza degli iscritti sono coinvolti nell’ “Arte della Musica” o come strumentisti o come coro. L’esperienza è altamente educativa e coinvolgente, riesce a far emergere i talenti di ognuno. Certo l’impegno richiesto è tanto ma sono ripagati dalla soddisfazione del successo scolastico, dalla possibilità di frequentare il Conservatorio, di fare altre esperienze musicali.

Il Circolo Arci il Ponte di Ginosa ha organizzato un evento “Aiut-arci in Teatro”, presentato in tre giorni. Il nostro istituto è stato invitato per un concerto da condividere con il Coro dell’I.C. “Calò”. A tal proposito la nostra Dirigente, dott.ssa Luciana Lovecchio ha sottolineato che per la prima volta i due istituti si sono incontrati per un fine comune, la musica ed è stato bellissimo. E’ stato significativo il concerto di orchestra e coro che ha dato il via alla serata con l’Inno Nazionale di Mameli. Tutta la platea in piedi per cantare l’Inno d’Italia, ufficializzato lo scorso 15 novembre. E’ toccato poi alla “Pastorale tarantina”, al “Gran Valzer” da “Il Gattopardo” di Luchino Visconti, al “Canone” in re maggiore, per finire con “La vita è bella” di Piovani. L’ unico aggettivo per definire questo concerto è “straordinario” come straordinari sono stati i ragazzi che hanno solamente 12 e 13 anni, ma, se si chiudevano gli occhi, la musica d’insieme prodotta sembrava di grandi professionisti. Grazie ai professori di strumento che riescono, partendo da zero, a rendere protagonisti questi allievi; grazie all’Arci che ha reso possibile questa esibizione nel Tetro Metropolitan; grazie alla Dirigente, dott.ssa Luciana Lovecchio che sempre supporta queste iniziative.

Il futuro sono i nostri ragazzi, quindi bisogna investire per la loro formazione che deve essere completa e il compito di noi educatori è far emergere i loro talenti, tutto quello che c’è di buono in loro: tutti sono potenzialmente dei futuri cittadini attivi del mondo.

ADDETTO STAMPA

Prof.ssa Lucrezia Di Tinco