Una testimonianza toccante, una platea commossa, una memorabile lezione di educazione alla legalità e alla convivenza civile: questo è quello che è accaduto nell'Aula Magna "Rosario Livatino" dell'I.C. "Deledda - Bosco" di Ginosa durante il secondo incontro del progetto nazionale "La giustizia adotta la scuola", promosso dalla Fondazione Vittorio Occorsio.
Gli alunni della scuola secondaria di primo grado hanno dialogato con Vincenzo e Titti Basile, il fratello e la sorella del Capitano dei Carabinieri Emanuele Basile, barbaramente ucciso da Cosa Nostra, a soli 30 anni, il 4 maggio del 1980. La professoressa Rossella Andreula, referente del progetto, ha dato il suo benvenuto agli ospiti e ha illustrato il percorso compiuto dagli studenti per questo progetto. Il sindaco di Ginosa, Vito Parisi, ha ribadito quanto sia importante educare le nuove generazioni alla giustizia e alla libertà, al coraggio e alla dignità. In una parola: all’onestà. Il Maggiore Fausto Mazzotta, comandante della compagnia dei Carabinieri di Castellaneta, ha ripercorso la storia della lotta alla criminalità organizzata, ricordando le numerose vittime di mafia. Titti e Vincenzo Basile hanno saputo trasformare il proprio dolore in impegno per mantenere viva la memoria del loro amato fratello Emanuele, porgendo la loro testimonianza, a tratti commossa e commovente, di una storia che, da privata e familiare, è diventata memoria pubblica e condivisa. La Dirigente Scolastica Vita Maria Surico ha ribadito quanto sia importante il rispetto delle regole, fin dai banchi di scuola, il rispetto degli altri, il rifiuto delle offese, delle discriminazioni, di ogni gesto di bullismo, anche il più piccolo e apparentemente insignificante. "Questo farà diventare i ragazzi di oggi dei buoni cittadini di domani -ha poi proseguito la Dirigente Scolastica - questo è l'insegnamento che ci hanno lasciato gli uomini come il Capitano Emanuele Basile. Per questo non ci stancheremo mai di ricordare e di celebrare tutti gli uomini e le donne che hanno pagato con la loro vita il loro amore per la giustizia"