Teatro d’autore delle classi 2^ A e 3^ A In scena “I Promessi Sposi” e “Un’insolita Commedia”
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“Non esiste veliero che come un libro possa rapirci in terre lontane..” è ciò che abbiamo imparato in questi anni e tanti sono stati i viaggi dell’anima attraverso la lettura. Il giorno 30 maggio 2018, noi ragazzi della classe terza A della Scuola Secondaria, ci siamo cimentati per il terzo anno consecutivo in una rappresentazione teatrale. Dopo l’Iliade e La Divina Commedia, anche questa volta la nostra insegnante, la prof.ssa Lattarulo, ha scelto per noi un classico, “I promessi Sposi” di Alessandro Manzoni. Si è trattato di un compito di realtà interdisciplinare, un percorso che ha messo insieme la musica, la danza, la letteratura, l’arte e la religione, un lavoro accurato e complesso che è confluito nello spettacolo finale. Un classico, certo, ma con alcuni aspetti ironici e un incipit singolare: un Alessandro Manzoni che, dopo più di cento anni di silenzio, riesumato dall’aldilà, è deciso a portare in scena la versione originale del suo romanzo, stufo di tutte le manomissioni e gli adattamenti teatrali che gli “sciagurati” posteri hanno operato sul suo romanzo e tenendo a bada un gruppo di attori che di tanto in tanto eludono le sue direttive e aspettative. A ognuno di noi è stato assegnato un ruolo preciso che abbiamo interpretato magistralmente, perché c’è stato un lungo lavoro di analisi e studio del romanzo e dei suoi personaggi: dall’incontro di don Abbondio con i bravi, alle delusioni di Renzo e Lucia, dai consigli di Agnese al divertente avvocato Azzeccagarbugli e alla curiosa e fedele domestica di Don Abbondio, dalla tensione della notte degli imbrogli al momento toccante dell'Addio ai Monti di Lucia, introdotto da stralci di testimonianze poetiche di doloroso distacco tratte da opere di G. Cavalcanti, Dante, U. Foscolo, R. Burns. E poi c’erano la monaca di Monza, Fra Cristoforo, il potente don Rodrigo, l’Innominato, il cardinale Federico Borromeo, la madre di Cecilia. Ogni atto si arricchiva di un contributo musicale o strumentale, curato dalla prof.ssa Pignatelli e dalla prof.ssa Lamanna, brani dal tono scanzonato o melodie classiche intramontabili ed emozionanti che scandivano i momenti salienti della rappresentazione.
È stata per noi un’esperienza emozionante e un’opportunità importante di conoscere a fondo un classico. Un ringraziamento particolare ai nostri genitori che hanno realizzato degli splendidi costumi, ai nostri insegnanti per i tre anni trascorsi insieme e al Dirigente Scolastico, la dott.ssa Lovecchio, per averci dato questa bella opportunità formativa.
Classe 3^ A
Scuola Secondaria
Sembra incredibile che il pomeriggio sia passato così, sembra inverosimile che dopo tanto lavoro, prove su prove, risate, litigi, tutto sia finito con un inchino e un lungo applauso di genitori, amici e parenti. È bastato semplicemente chiudere gli occhi, fare un bel respiro e fingere che intorno a noi non ci fosse nessuno. È stata un’esperienza stupenda, un’esperienza che non dimenticheremo mai. Lunedì 11 giugno scorso alle ore 18:00 si è tenuta la rappresentazione teatrale “Un’insolita Commedia”, un grande progetto che ci ha permesso di portare in scena La Divina Commedia di Dante Alighieri. Tutto è partito nel mese di gennaio, quando abbiamo ricevuto le parti. Abbiamo provato ogni settimana fino a diventare dei veri attori. Abbiamo imparato a memoria interi Canti dell’Inferno de “La Divina Commedia”. Ecco allora in scena quattro ragazzi che a scuola discutono sull’utilità di studiare l’opera di Dante nel 2018, perché terribilmente complicata e anacronistica. Sarà Dante in persona a condurre questi alunni alla scoperta di un mondo straordinario e soprattutto più attuale che mai. Il giorno dello spettacolo è stato particolarmente impegnativo: ogni alunno ha dato il suo contributo attraverso la recita, il ballo e la parte strumentale. Un ricordo? Sicuramente le gambe tremanti per l’ansia… La parte recitata, ideata e coordinata dalla prof.ssa Lattarulo, è stata accompagnata da alcuni brani “Schiarazula Marazula”, “Vanità di vanità” e “Intrada”, curati dalla prof.ssa Pignatelli; per il ballo, invece, la coreografia di Alessandro Basto è stata sviluppata sulle note di Me too di Meghan Trainor e simulava l’incessante corsa degli ignavi dell’Antinferno. Siamo soddisfatti del risultato raggiunto, ognuno di noi ha interpretato in modo egregio il ruolo assegnato. Alla fine tanta emozione…e un chiaro messaggio: ci sono alcuni argomenti che studiamo a scuola e avremmo voglia di dimenticare per sempre….libri da buttare, autori da cancellare. Poi dopo qualche anno ti rendi conto di cosa e chi hai conosciuto e letto. Dante quest’anno è stato il nostro maestro, ha accompagnato e guidato noi alla scoperta di un mondo meraviglioso. Il poeta ci ha esortato a essere uomini e a guardare in noi stessi e non è certo facile, soprattutto per noi sempre immersi nella realtà virtuale. Dante ci ha insegnato il cammino che ci conduce alla conoscenza di noi stessi, senza la quale non vi può essere vera felicità.
Classe 2^ A
Scuola Secondaria